The Hivenh #03 —Proiezioni

Rubrica ibrida tra informazione e ispirazione dedicata a cinema, videogiochi e marketing.

Humenhoid
11 min readNov 27, 2020

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THE HIVENH #03 — Proiezioni

Cari Humenhoidi,

Bentornati in The Hivenh, la rubrica ibrida tra informazione e ispirazione dedicata a cinema, videogiochi e marketing.

Oggi ho deciso di proiettarvi nel futuro dei mondi possibili, tra missioni spaziali, intelligenze artificiali e distopie biotecnologiche.

Il diversificato potere immaginifico della fantascienza può stimolarci a riflettere con senso critico sul nostro presente, anticipando questioni tecnologiche, ambientali, geopolitiche, sociali e bioetiche: se vivremo in un’utopia ambientalista o in una distopia autoritaria dipenderà da tutti noi, come specie e civiltà.

Ricevo con piacere i vostri consigli, anche tramite LinkedIn.

Ci siamo, ecco il flusso futuristico di The Hivenh!

2001: A Space Odyssey

Se parliamo di misteri cosmici, origine dell’umanità e intelligenza artificiale parliamo prima di tutto del visionario 2001: A Space Odyssey (S. Kubrick, 1968).

Vi invito ad ammirare il nuovo promo che celebra il cinquantesimo anniversario e la conclusione di un recente restauro analogico, ottenuto dopo un particolare processo di conversione fotochimica degli originali negativi di ripresa in 70 mm.

L’iniziativa di restauro è stata curata direttamente da Christopher Nolan, inaugurando poi la spettacolare nuova versione in una prima proiezione esclusiva al Festival di Cannes (2018).

L’ho rivisto interamente pochi giorni fa e le inquadrature, le luci, le musiche, i dialoghi minimalisti, il mistero dei monoliti e il visionario contesto tecnologico mi hanno nuovamente impressionato. Capita soltanto con i veri capolavori.

Qui poi trovate tre magnifici documentari ufficiali sugli incredibili retroscena progettuali (A Look Behind The Future, The Legacy of 2001, The Prophecy of 2001) con materiali d’archivio e interviste anche a Arthur C. Clarke, Steven Spielberg, George Lucas.

Se siete appassionati di tipografia, Dave Addey in Typeset In The Future presenta una maniacale analisi sui caratteri tipografici impiegati in 2001: A Space Odyssey. Altri casi di studio tipografici includono Alien (R. Scott, 1979), Blade Runner (R. Scott, 1982) e Moon (D. Jones, 2009) recentemente raccolti in uno splendido libro.

Prometheus — Introducing The David 8

L’universo narrativo di Alien (Ridley Scott, 1979) è tuttora in espansione.

In Prometheus (R. Scott, 2012) Michael Fassbender interpreta David, un androide impiegato come assistente durante una speciale missione interplanetaria.

Il personaggio di David era già stato introdotto nel cortometraggio promozionale Introducing The David 8, un verosimile annuncio pubblicitario aziendale dove l’androide presentava le sue funzioni operative simulando un’intervista e promuovendo l’imminente disponibilità commerciale, come un prodotto reale.

Il sito aziendale di Weyland Industries (società finzionale finanziatrice del progetto Prometheus e produttrice dei modelli di David) ospitava inoltre una sezione interamente dedicata all’androide, indicando dettagliate caratteristiche tecniche e capacità operative.

L’annuncio è stato anche trasmesso in televisione (per i clienti Verizon) e adattato in forma cartacea come pubblicità sul Wall Street Journal.

Un giorno, quando avrete tempo, vi presenterò la mia tesi di laurea sulla pluripremiata campagna transmediale di Prometheus.

Intanto, qui trovate la mia analisi di Introducing The David 8, approvata personalmente dal regista Johnny Hardstaff.

Blade Runner

Un giorno anche il futuro sarà storia, e se parliamo di androidi dobbiamo parlare anche di Blade Runner (R. Scott, 1982; ambientato nel novembre 2019) e di Blade Runner: 2049 (D. Villeneuve, 2017).

Con un iconico potenziale narrativo rimasto intatto per trentacinque anni, Scott e Villeneuve hanno coinvolto nel nuovo progetto anche altri due registi (Luke Scott e Shinichiro Watanabe) affidando loro un’iniziativa di espansione narrativa per realizzare tre cortometraggi promozionali interconnessi al racconto di Blade Runner, esplorando scenari, personaggi e intervalli temporali diversificati in Black Out 2022, 2036: Nexus Dawn e 2048: Nowhere to Run.

Qui poi potete vedere i primi nove minuti di Blade Runner: 2049 e Ridley Scott che descrive la sua scena preferita di Blade Runner, quando Deckard incontra la splendida replicante Rachel. Se volete approfondire il processo di produzione, VICE ha inoltre realizzato un documentario ufficiale con interviste e materiali esclusivi.

Se siete appassionati di VFX, lo studio Framestore vi presenta gli incredibili effetti visivi realizzati, spesso combinati con le incredibili “miniature” di Weta Workshop.

Infine, Bafta ci offre un’interessante intervista a Ron Bartlett e Mark Mangini sul processo di progettazione sonora, a John Nelson sugli effetti visivi, e un’intervista a Denis Villeneuve, in conversazione anche in una conferenza di Google.

The Martian — Ares 3: Farewell

Se avete visto The Martian (R. Scott, 2015) ricorderete che l’astronauta Mark Watney (Matt Damon) viene erroneamente considerato morto durante le operazioni di ripartenza e lasciato solo su Marte.

Ambientato circa quattro mesi prima, Ares 3: Farewell inaugura Ares: live, la serie prologo di The Martian, presentando al pubblico la stazione spaziale Hermes e l’equipaggio della missione nelle ore precedenti la partenza per Marte. Usando una videocamera GoPro (in una collaborazione ufficiale, come anche in Prometheus e Alien: Covenant), l’astronauta Mark Watney trasmette in diretta le interviste ai colleghi mostrando diversi ambienti e postazioni.

Le riprese integrano elementi testuali in tempo reale simulando l’interfaccia dinamica di una verosimile piattaforma sociale, con inclusi commenti di utenti, richiami ipertestuali (#), informazioni tecniche e note biografiche personali. L’intera serie promozionale di Ares: live include Ares 3: Farewell, The Right Stuff, Our Greatest Adventure (in collaborazione con National Geographic), Leave Your Mark (in collaborazione con Under Armour), Bring Him Home e Ares 3: Chem Cam.

Qui, la mia analisi completa.

Before The Flood

Parlare di futuro significa parlare soprattutto di sostenibilità ambientale. Realizzato in collaborazione con National Geographic e prodotto anche da Martin Scorsese, Before The Flood (2016) è il documentario di Fisher Stevens e Leonardo Di Caprio dedicato ai cambiamenti climatici.

La narrazione descrive il loro viaggio di ricerca, durato tre anni, in diverse località del mondo per documentare il nostro impatto ambientale e le possibili soluzioni per risolvere la crisi climatica.

I materiali d’archivio e le riprese includono interviste a Barack Obama, Ban Ki Moon, Elon Musk, Papa Francesco, Sunita Narain e altri esperti, rivelando un’ interconnessione tra biodiversità, industrializzazione, inquinamento e migrazioni, per sensibilizzare sull’urgenza della questione ambientale.

Qui potete visitare anche il sito ufficiale, con ulteriori approfondimenti e interviste.

Vi invito ad ascoltare l’intervento di Di Caprio alle Nazioni Unite, e il suo discorso durante la prima cerimonia di ratificazione del trattato di Parigi.

TED Talk — Hugh Herr

Il formato TED è una straordinaria fonte di conoscenza e di ispirazione.

Personalmente ho adorato l’ormai storico intervento di Hugh Herr, dirigente della sezione di biomeccatronica presso il MIT di Boston, dove racconta la propria drammatica esperienza dopo l’amputazione delle gambe e la scelta di realizzare tecnologie bioniche con l’intento di eliminare definitivamente la disabilità.

L’intervento di Juan Enriquez offre una sintetica e illuminante riflessione storiografica e filosofica sul concetto di potenziamento (corporeo e cognitivo) sottolineando le problematiche e le potenzialità dell’uso estremo delle biotecnologie, ritenute presto indispensabili per garantire la sopravvivenza della nostra specie.

Qui, potete approfondire l’attività di ricerca bionica del MIT Media Lab, e qui trovate un’interessante intervista di Wired a Hugh Herr.

Se vi interessa, potete poi firmare o condividere la mia petizione per omaggiare Hugh Herr nel mondo di Cyberpunk 2077.

Open Bionics X Deus Ex X Razer — Augmented Future

La fantascienza a componente biomedicale ha naturalmente un rapporto esistenziale con le tecnologie protesiche e con la cibernetica.

Tra i molti esempi, in Augmented Future, la collaborazione intersettoriale tra Open Bionics, Eidos Montréal e Razer ha consentito la creazione di un’esclusiva protesi avanzata contestualizzata con l’universo videoludico di Deus Ex, dove l’eroe Adam Jensen dispone di impianti protesici futuristici estremamente performanti.

Investendo in qualità estetica, accessibilità economica e funzionalità, il progetto collettivo ha alterato il concetto di protesi ordinaria, trasformando un neutro dispositivo biomedicale in un prodotto esteticamente attraente, con anche l’intento di sensibilizzare al tema dell’inclusività e della percezione della disabilità.

Il progetto dell’impianto è stato inoltre reso disponibile gratuitamente in Rete, consentendo così a tutti di realizzare a una stampa tridimensionale in autonomia, riducendo drasticamente il costo commerciale.

Due anni dopo, Red Bull ci offre una sorprendente intervista con Daniel Melville, mentre gioca a Deus Ex con la protesi finalmente ultimata.

La sinergia di Open Bionics è continuata nel 2020 realizzando il Metal Gear Solid Bionic Arm, sviluppato in collaborazione con Konami.

Il braccio artificiale è infatti la fedele riproduzione dell’arto bionico di Venom Snake, personaggio videoludico protagonista della celebre antologia di Metal Gear Solid. Qui trovate poi un curioso promo dedicato al modello protesico Hero Arm di Open Bionics.

Elysium

Se parliamo di potenziamenti biomeccanici con sistemi esoscheletrici, In Elysium (2013) il regista Neill Blomkamp restituisce un’interessante visione creativa rappresentando una società divisa tra povertà, inquinamento, discriminazioni sociali e cospirazioni militaristiche.

2154. Fatalmente contaminato dopo una scarica radioattiva, l’operaio Max Da Costa (Matt Damon) è destinato a morire entro cinque giorni.
Ormai condannato, Max decide di farsi applicare un esoscheletro con l’idea di raggiungere illegalmente Elysium, una struttura spaziale elitaria riservata ai cittadini benestanti, dove è possibile curarsi con tecnologie medicali avanzate. L’esoscheletro (qui direttamente impiantato nel corpo tramite viti e circuiti) oltre a ridurre il senso di fatica e aumentare valori di forza e movimento, comprende una parte elettronica connessa al cervello di Max, consentendo di usare la memoria cerebrale come spazio di archiviazione di spazi informatici.

Qui trovate una breve intervista a Blomkamp, due video promozionali dedicati a mondo e contesto tecnologico di Elysium, e poi tre sorprendenti video delle sessioni di ripresa (1, 2, 3).

Wired poi ci presenta gli spettacolari effetti visivi. Se invece preferite ammirare uno scontro armato con un androide, vi capisco.

Come altro influente caso settoriale di alterazione meccanica, Edge of Tomorrow (D. Liman, 2014) introduce un iconico esoscheletro pesante a uso militare (anche in versione con un’armatura integrale) con molteplici armi integrate e dotato di un elmo con visore di realtà aumentata.

Cyberpunk 2077

Cyberpunk 2077 (CD Projekt Red, 2020) è probabilmente il progetto videoludico destinato a ridefinire i limiti settoriali.

Ispirato al gioco da tavolo Cyberpunk (ideato da Mike Pondsmith nel 1988, coinvolto come consulente anche per il videogioco), lo spettacolare ibrido cineludico a tema biotecnologico prevede finora una probabile trilogia interattiva, una serie animata (confermata con Netflix), una serie di fumetti (con Dark Horse), un gioco di carte e un gioco da tavolo.

Se avete 48 minuti a disposizione vi invito ad ammirare la splendida demo.
Se invece avete soltanto 5 minuti ecco un altro valido promo di presentazione.

Le iniziative promozionali hanno incluso collaborazioni con Porsche, Arch Motorcycle (azienda di Keanu Reeves, coinvolto anche come attore digitale), e sinergie musicali con Grimes, Refused, Run The Jewels, A$AP Rocky e molti altri artisti, per un totale di oltre sette ore di colonna sonora e 150 brani.

Qui avete una splendida anteprima con i compositori, Paul Leonard-Morgan, Marcin Przybyłowicz, and P.T. Adamczyk. Samsung ha poi presentato un televisore in edizione esclusiva e un’apposita iniziativa ludica promozionale.

One Plus, in Cina, ha prodotto un telefono 8T a edizione speciale, presentato in un sito promozionale immersivo.

Qui un’interessante intervista a Mike Pondsmith e la sorprendente presentazione di Keanu Reeves durante l’E3 2019 e un approfondimento sulla sua esperienza di prestazione scenica digitale.

Vi consiglio poi un ironico documentario ufficiale con intervistato Marcin Iwiński, fondatore di CD Projekt Red. Infine, se vi interessa, potete firmare o condividere la mia petizione per omaggiare Hugh Herr nel mondo di Cyberpunk 2077.

Concludiamo con una selezione di articoli dall’archivio di Humenhoid.

Call of Duty: Advanced Warfare

Call of Duty: Advanced Warfare (Sledgehammer Games, 2014) ha per la prima volta introdotto nella celebre serie videoludica l’uso dell’esoscheletro, alterando le ordinarie meccaniche ludiche con interazioni tattiche inedite.

Lo scenario narrativo è un mondo distopico a componente meccanica (con potenziamenti elettronici e propulsori combinati a sensori e sistemi di realtà aumentata) con eventi compresi tra il 2054 e il 2061 quando, dopo un devastante attacco terroristico, la compagnia militare privata Atlas è incaricata dai governi di riportare l’ordine a livello mondiale.

Il potere assoluto però causa un’incontrollata deriva autoritaria trasformando l’azienda in un’entità totalitaristica. Se siete curiosi di conoscere la narrazione (con la partecipazione esclusiva di Kevin Spacey), le modalità interattive e i contenuti promozionali, qui trovate la mia analisi.

Call of Duty: Black Ops III — quesito etico

I prossimi limiti tra progresso tecnologico e bioetica sono destinati a generare dibattiti morali e questioni giuridiche senza precedenti.

Per la promozione di Call of Duty: Black Ops III, videogioco ambientato in una distopia biotecnologica, il questionario fantapolitico What Would You Do? propone un verosimile sondaggio sui temi fantascientifici introdotti nel cortometraggio promozionale Ember: 13 domande valutano il profilo ideologico del partecipante (antipotenziamento/neutrale/a favore) in relazione alle preferenze espresse su etica e tecnologia, restituendo infine l’elaborazione di diagrammi personalizzati.
Qui la mia analisi.

Watch Dogs 2 — User Profiled

Per promuovere il videogioco Watch Dogs 2, Ubisoft Montréal e VICE hanno realizzato il documentario User Profiled introducendo i temi chiave del videogioco, incentrato sui rischi dell’uso dei dati informatici per intenti di sorveglianza di massa, manipolazione e ingegneria sociale.
Argomento estremamente urgente. Qui la mia analisi.

Eccomi tornato. Scusate, ma stavo riparando il mio esoscheletro.

Si conclude qui il nostro terzo flusso!

Sì lo so, avrei potuto parlare di Star Wars, Planet of The Apes, Waterworld, Matrix, Mad Max, Children of Men, The Road, Westworld, The Last of Us,
The Division e molti altri mondi possibili.

Ma tranquilli, avremo tempo. Intanto spero di avervi informato e ispirato.

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Vi auguro una splendida settimana!

— Enrico

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I’m a creative research unit specialized in immersive entertainment and transmedia storytelling with focus on cinema, tv series, and videogames | humenhoid.com