Il documento descrive in sintesi Ares: live, iniziativa promozionale dedicata a The Martian (Ridley Scott, 2015), valutandone le proprietà comunicative e altri elementi informativi primari. La ricerca considera il prodotto e i relativi materiali studiandone le scelte creative, le proprietà informative, le modalità di rappresentazione visiva e di promozione.
1. Introduzione
Nota introduttiva: The Martian (Ridley Scott, 2015) è ambientato nel 2035–36. Durante la missione Ares III su Marte, l’astronauta Mark Watney è considerato erroneamente morto durante una forte tempesta, e abbandonato dal suo equipaggio. Ma Watney è sopravvissuto e si risveglia solo sul pianeta ostile. Con scarse provviste a disposizione, Watney deve usare ingegno, intelligenza e spirito di sopravvivenza per trovare un modo di segnalare sulla Terra che è vivo. A milioni di chilometri di distanza, NASA e una squadra di scienziati internazionali lavorano instancabilmente per cercare di riportare a casa “il marziano”, mentre i suoi compagni cercano di programmare, un’audace, se non impossibile missione di salvataggio. Mentre queste storie di incredibile coraggio si evolvono, il mondo si unisce per supportare il ritorno di Watney.[1]
1.1. Intrattenimento esteso
Durante l’articolata campagna promozionale di The Martian, l’iniziativa di serie-prologo denominata Ares: live si è sviluppata in sei principali interventi progettuali, studiati con la funzione di introdurre le coordinate narrative fondamentali del mondo finzionale delineando scenari, persone, ambienti, contesto tecnologico, intervalli temporali e condizioni esistenziali connesse al racconto cinematografico. Considerando la recente necessità settoriale, ormai diventata priorità, di trasformare la campagna promozionale di un prodotto mediale in un’ulteriore esperienza di intrattenimento, le strategie immersive integrate viste in Ares: live si sono sviluppate frammentando le informazioni in video seriali, con l’obiettivo di stimolare curiosità commerciale verso il prodotto primario (The Martian), espandendone il contesto narrativo con materiali collaterali e nozioni informative interdipendenti.
2. Analisi
2.1. Il canale Ares: live
Concepito come il canale Youtube ufficiale dedicato al relativo programma spaziale, Ares: live ospita 6 video promozionali interconnessi con il racconto cinematografico di The Martian, pubblicati tra giugno e ottobre 2015.
La serie di video include:
- Farewell
7 giugno 2015
A bordo della stazione spaziale Hermes, l’astronauta Mark Watney registra personalmente un video in diretta per presentare i membri dell’equipaggio poche ore prima di lasciare l’orbita terrestre per Marte. - The Right Stuff
4 agosto 2015
Durante la preparazione per la missione Ares III, i membri dell’equipaggio sono intervistati da uno psicologo NASA dopo una sessione di isolamento durata 10 giorni. - Our Greatest Adventure
27 agosto 2015
L’astrofisico statunitense Neil deGrass Tyson presenta un breve documentario finzionale ambientato nel 2035, illustrando le principali caratteristiche della missione Ares III. - Leave Your Mark
9 settembre 2015
L’astronauta Mark Watney è ripreso durante l’intensa fase di preparazione atletica precedente alla missione Ares III, promuovendo i prodotti di abbigliamento tecnico sportivo di Under Armour. - Bring Him Home
22 settembre 2015
La popolazione mondiale si mobilita in una campagna di solidarietà per chiedere di riportare a casa Mark Watney con una missione di recupero. - Ares 3: Chem Cam
8 ottobre 2015
Rimasto in vita su Marte, Mark Watney si riprende in video dentro l’unità abitativa (HAB) intento a compiere alcuni esperimenti scientifici previsti durante la missione Ares III, commentando la propria condizione e ironizzando sugli altri membri dell’equipaggio.
2.1.1. Farewell
7 giugno 2015
Ares 3: Farewell (3:30)[2] inaugura la serie-prologo di The Martian presentando al pubblico la stazione spaziale Hermes e l’equipaggio della missione Ares III nelle ore precedenti la partenza per Marte.[3]
Usando una minivideocamera portatile[4], l’astronauta Mark Watney trasmette in diretta le immagini registrate intervistando i colleghi astronauti (Martinez, Lewis, Beck, Vogel, Johanssen) in diversi ambienti (deposito, postazione di navigazione, ponte di volo, cucina, laboratorio Apollo)[5].
Le riprese integrano elementi testuali in tempo reale simulando l’interfaccia dinamica di una verosimile piattaforma sociale[6], con inclusi commenti di utenti, richiami ipertestuali dominanti in Rete, informazioni tecniche e note biografiche personali di ogni membro.[7]
In conclusione, Watney rivolge un amichevole saluto al pubblico augurando a tutti uno straordinario anno sulla Terra, e ricorda l’importanza della missione Ares III per l’intera umanità. Saluta poi con affetto i propri genitori e interrompe la trasmissione.
“Ci siamo ispirati a una semplice idea: ritrarre gli astronauti di Ares III come celebrità e seguire gli eventi della missione con l’intento di unire realtà e finzione.[…] Volevamo recuperare l’aspetto visivo dei materiali provenienti dal programma Apollo e dal progetto Mercury e contaminarne il mondo originario con l’odierna cultura iperconnessa delle piattaforme sociali. […]
Questa idea è diventata una strategia utile per la creazione di contenuti capaci di favorire un legame emotivo con i personaggi, includendo anche gli aspetti umoristici, drammatici e scientifici amati dal pubblico nel libro originale.”[8]
Unendo le informazioni riportate tra i dialoghi e le 14 didascalie animate, iniziano a delinearsi i profili biografici dei personaggi:
- Mark Watney
Astronauta specializzato in botanica, ha partecipato a programmi di agricoltura sostenibile nei paesi in via di sviluppo. Ringrazia sua madre per la forte etica professionale e il senso dell’umorismo. È un tifoso dei Cubs, squadra di baseball di Chicago. Prima di interrompere il segnale, saluta i genitori promettendo, una volta ritornato, di cenare con loro da Gino’s per una deep dish, la tipica pizza di Chicago.[9] - Rick Martinez
Pilota, si è laureato come migliore allievo della sua classe presso l’accademia aeronautica statunitense (Air Force Academy) vincendo inoltre un premio nazionale nella squadra pugilistica dell’istituto militare. È sposato con la fidanzata conosciuta al liceo. Intervistato da Watney sulle modalità di navigazione, quantifica un periodo di 150 giorni e una distanza di 36 milioni di miglia per raggiungere Marte, fingendo poi di confondere la direzione di viaggio scelta indicando erroneamente il pianeta Urano.[10] - Melissa Lewis
Comandante della missione Ares III e della stazione spaziale Hermes, è appassionata di musica disco e grande collezionista di vinili. Intervistata da Watney mentre è intenta a consultare dei documenti in una postazione del laboratorio Apollo, cita con ammirazione le astronaute Laurel Clark (1961–2003), Christa McAuliffe (1948–1986) e Eileen Collins. - Chris Beck
Medico chirurgo, compare brevemente seduto in postazione e poi in cucina insieme a Vogel, intento a mangiare un cibo definito come “masticabile” (apparentemente simile a pasta). Nota: simultaneamente un’informazione animata quantifica il consumo calorico quotidiano di un astronauta in 1900–3200 calorie. Un’altra didascalia animata rivela la presenza di una macchina per il caffè a bordo della Hermes. - Alex Vogel
Di nazionalità tedesca, si presenta seduto in postazione interagendo con uno schermo tattile. Ripreso in cucina insieme a Beck, saluta il pubblico mostrando alla videocamera di Watney un piatto con due salsicce, pronunciandone il termine corrispondente in lingua tedesca (wurst).
Il ruolo operativo non è dichiarato. - Beth Johanssen
Esperta di telecomunicazioni, a soli 17 anni ha vinto la più importante competizione informatica organizzata da NASA e si è poi laureata presso il MIT con doppia laurea in scienze informatiche e in matematica. Videogiocatrice e appassionata di film classici di arti marziali, è caffè-dipendente e nottambula. Inconsapevole di essere ripresa da Watney in diretta, esprime l’entusiasmo per la missione con un’imprecazione.
Rivolge poi un avviso personale a Watney dicendogli di ignorare le opinioni negative su di lui perché è in realtà una brava persona.
Watney istintivamente la ringrazia, ma poi rimane perplesso e dichiara di volerne riparlare in privato.
“Ricordate. Ciò che faremo quassù, lo faremo per tutti voi sulla Terra. Sarà un viaggio incredibile. Per tutti noi. Siamo uniti.” — Mark Watney[11]
Principali proprietà comunicative:
- Esplora un intervallo temporale precedente al racconto di The Martian, stimolando l’utente a immaginare un’ipotetica cronologia di eventi durante il periodo di viaggio verso Marte (circa 150 giorni, con relative azioni quotidiane) e le attività di ricerca scientifica su Marte (fino al giorno Sol 6 di evacuazione forzata).
- Stabilisce elementi di realtà con il mondo finzionale, unendo modalità visive e informative riconoscibili (come la piattaforma sociale simulata), con il risultato di incrementare il livello di verosimiglianza percepito con la narrazione attraverso modalità di metacomunicazione.
- Presenta per la prima volta i personaggi, i loro profili psicologici primari e i loro retroscena biografici personali (utili a stabilire un primo contatto emotivo con l’utente ampliando una narrazione secondaria e antecedente il racconto principale).
- Mostra il contesto tecnologico, gli spazi architettonici principali (dentro la stazione spaziale Hermes), e alcuni elementi iconografici della missione Ares III (compreso logo, emblema ufficiale, interfacce, e logo NASA).
- Riunisce aspetti stilistici di cinema, comunicazione visiva e linguaggi mediali digitali, ricercando promozione e alta visibilità mediatica attraverso la sperimentazione di combinazioni innovative.
- Incuriosisce un pubblico esteso, richiamando l’immaginario, lo stile visivo e il valore informativo di altri materiali scientifici pubblicati dai canali sociali di agenzie spaziali (come NASA, ESA, Canadian Space Agency).
- Unito a iniziative correlate raggiunge tipologie di pubblico diversificato associando l’esperienza di Mark Watney (e la popolarità di Matt Damon) a un prodotto tecnologico realmente esistente (GoPro) per promuoverne le caratteristiche qualitative e le possibili potenzialità creative.
“Nuovi strumenti tecnologici come la GoPro sono un’opportunità di avanzamento per il linguaggio cinematografico e consentono di introdurre il pubblico a nuove prospettive e nuovi livelli di narrazione, aumentandone il coinvolgimento. […] Le riprese con GoPro hanno aiutato a visualizzare piccoli dettagli, utili a sviluppare alcuni aspetti della storia dando un livello aggiuntivo di verosimiglianza e riconoscibilità al mondo finzionale.”[12]
2.1.2. The Right Stuff
4 agosto 2015
The Right Stuff (3:15)[13] rivela i colloqui attitudinali personali intercorsi tra i candidati astronauti Ares III e uno psicologo NASA dopo un periodo di isolamento di 10 giorni, in un intervallo temporale antecedente la partenza per la stazione spaziale Hermes (mostrata invece in Farewell).
In una stanza di osservazione[14], gli astronauti sono seduti davanti a una scrivania e intervistati dal terapeuta, vestito formalmente. Un sistema di videocamere interno registra le conversazioni mentre un’interfaccia grafica dinamica analizza i dati biometrici dei soggetti intervistati (nazionalità, matricola, data e luogo di nascita, stato, gruppo di reclutamento, ruolo operativo, superiore in carica, competenze professionali, componenti psicologiche, battito cardiaco, temperatura interna, pressione sanguigna, saturazione di ossigeno, e altri dati) rivelando tramite i testi riportati alcune informazioni biografiche inedite.
“Prima della partenza per Marte, ogni membro dell’equipaggio Ares 3 ha passato dieci giorni in isolamento come prova di addestramento. Concluso l’esame, gli astronauti sono stati intervistati da uno psicologo NASA.”[15]
Valutando i profili dei personaggi:
- Watney
Dati: nato a Chicago (Illinois) il 12/10/1994. Selezione gruppo NASA 27, 2032. Ruolo primario: botanico. Specializzato in botanica, ingegneria meccanica e pubbliche relazioni.
Intervista: invitato a condividere i propri pensieri sulla prova di isolamento, Mark inizia un ironico discorso logico relativo al supereroe Aquaman, sottolineando che nonostante i suoi poteri marini non potrebbe controllare le balene, perché sono mammiferi. Sottolinea poi che forse questa falsa condizione può funzionare con un pubblico di bambini, perché solitamente loro non sanno che le balene sono mammiferi, ma conclude che comunque la questione non ha senso.[16] - Martinez
Dati: nato a Brooklyn (New York) il 21/1/1996. Selezione gruppo NASA 26, 2029. Ruolo primario: pilota. Specializzato in navigazione spaziale, ingegneria astronautica, manovre con veicoli MAV/MDV.
Quando lo psicologo sottolinea l’esame di isolamento come un periodo importante per riflettere in solitudine, Rick risponde con una metafora, dicendo di aver studiato come alleviare la tensione per la missione, facendo però riferimento a nuove pratiche di autoerotismo. Cita poi la sua grande immaginazione cinematografica accennando a una scena di Goodfellas (M. Scorsese, 1990), lodando la prestazione di Joe Pesci. - Lewis
Dati: nata a Missoula (Minnesota) il 15/7/1995. Selezione gruppo NASA 25, 2026. Ruolo primario: comandante. Specializzata in geologia, coordinamento e gestione operazioni.
Rispondendo a una domanda con un’implicita discriminazione sessista (la responsabilità aggiuntiva di essere la prima comandante “femmina” nel programma ARES), Melissa risponde fermamente raccontando di essersi laureata prima prima della propria classe alla Naval Academy e descrive la regressa esperienza di resistenza psicologica dentro un sommergibile, riuscendo così a intimorire l’interlocutore. - Vogel
Dati: nato Künzelsau[17] (Germania) il 3/11/1996. Selezione gruppo ESA 2030. Ruolo primario: navigatore. Specializzato in chimica, sistemi di navigazione, astrofisica.
Quando lo psicologo chiede se ha paura per l’imminente missione, Vogel risponde negativamente con serio umorismo, motivando la reazione con il fatto di essere tedesco, quindi naturalmente senza paura. - Beck
Dati: nato a Hartford (Connecticut) il 2/8/1999. Selezione gruppo NASA 26, 2029. Ruolo primario: chirurgo. Specializzato in medicina aerospaziale, biologia, uscite EVA.
Come medico, Chris si dimostra professionale e abituato a un contesto quotidiano di tensione e di decisioni immediate. Ma poi sdrammatizza con una battuta volgare, imbarazzando lo psicologo. - Johanssen
Dati: nata a San Jose (California) il 9/5/2006. Selezione gruppo NASA 27, 2032. Ruolo primario: operatore informatico. Specializzato in informatica, ingegneria di sistema, tecnologia nucleare.
Seduta scomposta e con il cappuccio della felpa in testa, Beth è invitata a descrivere brevemente le proprie impressioni su Watney, Martinez e Lewis, sottolineando la simpatia di Watney, la comicità Martinez e il carisma di Lewis.[18]
Principali proprietà comunicative:
- Approfondisce i profili psicologici dei personaggi, continuando la definizione di rapporti personali, tipologie di comportamento individuali e gerarchie professionali poi riconoscibili estese in The Martian. L’utente stabilisce affiliazioni emotive proprie tra i personaggi e viene orientato a un’identificazione empatica.
- Esplora un’intervallo temporale antecedente il racconto di The Martian, ma anche di Farewell, descrivendo un evento durante il periodo di addestramento (quindi precedente la partenza per la stazione Hermes). Riordinando cronologicamente la serie di materiali promozionali di Ares: live, The Right Stuff può essere considerato il primo contenuto.
- Presenta al pubblico un fatto apparentemente marginale accaduto durante il periodo di addestramento (una precedente esercitazione di sopravvivenza in modalità di isolamento), ironicamente destinata poi a diventare la principale condizione esistenziale del protagonista su Marte.
2.1.3. Our greatest Adventure
27 agosto 2015
In Our Greatest Adventure (3:33), il celebre astrofisico e divulgatore scientifico statunitense Neil deGrasse Tyson presenta un verosimile documentario dedicato alla missione Ares III. Concepito come un episodio televisivo speciale di StarTalk[19] ambientato nel 2035, il video introduce brevemente al pubblico le diverse fasi operative, le implicazioni scientifiche, il funzionamento logistico e i rischi associati alla missione prevista su Marte. Sequenze cinematografiche, ologrammi fotorealistici e animazioni tridimensionali completano la presentazione simulando uno spazio scenico immersivo interamente dedicato alla missione spaziale.
Lo studio allestito con sistema olografico è stato una scelta creativa che ha permesso di avventurarsi con Neil nella missione Ares riuscendo simultaneamente a mantenere l’attenzione sul viaggio della Hermes, rappresentando così il cosmo direttamente insieme al nostro conduttore in una configurazione futuristica di realtà mista a 360°.[20]
Le informazioni presentate riguardano:
- Velivoli
La descrizione di Hermes, la più complessa e costosa stazione spaziale orbitante mai costruita, presumibilmente inaugurata nel 2029 in occasione del primo atterraggio umano su Marte, con la prima missione del programma Ares. - Periodo
La durata del viaggio interplanetario verso Marte (225 milioni di chilometri in circa 124 giorni) e i potenziali rischi calcolati (radiazioni cosmiche, mutazioni genetiche, tempeste solari, asteroidi, meteoroidi e possibile risultante avaria del velivolo). - Abitabilità
La funzione dello HAB, l’unità abitativa terrena progettata per garantire la sopravvivenza degli astronauti sulla superficie di Marte e resistere alle condizioni estreme (scarsità di ossigeno, radiazioni, tempeste di polvere e temperature glaciali). - Ricerca
Le attività scientifiche[21] condotte durante la missione (prevista di 30 giorni/31 Sol) per studiare la storia biologica del pianeta e le possibilità di sostenere la vita per lo sviluppo di una futura colonia umana.
“La Terra. Un meraviglioso mondo a cui dobbiamo la nostra creazione, potrebbe ora non essere più destinato a rimanere il nostro unico e definitivo luogo di esistenza. […] La nostra avventura è appena iniziata.”[22]
Principali proprietà comunicative:
- Amplia la conoscenza generale sulla missione Ares III, fornendo retroscena storici del mondo, nozioni scientifiche e informazioni aggiornate.
- Supporta una narrazione secondaria parallela (sulla Terra) rivelando elementi informativi sul contesto socioculturale del mondo finzionale (interesse mediatico, aspetti linguistici, storici, scientifici, tecnologici), simulando la rappresentazione di contenuti realistici.
- Associa l’autorità e la professionalità di un soggetto reale (Neil deGrasse Tyson) e di un programma televisivo esistente (StarTalk) per presentare nozioni finzionali e realistiche, sorprendendo le aspettative di intrattenimento del pubblico con modalità comunicative contaminate.
- Integra modalità creative e informative affini al genere documentaristico e ai programmi scientifici televisivi realizzati da National Geographic, come StarTalk e Cosmos.
- Intercettando un pubblico diversificato, può aumentare il valore emozionale percepito verso National Geographic, sottolineando l’iniziativa aziendale di sperimentare idee promozionali innovative e aumentare la competitività settoriale interagendo con prodotti mediali affini.
2.1.4. Leave Your Mark
9 settembre 2015
Leave Your Mark (0:58)[23] ritrae Mark Watney durante l’intensa fase di preparazione atletica precedente la missione Ares III del 2035. In allenamento in una struttura di NASA[24], Watney è ripreso intento a compiere una serie di esercizi fisici (corsa, pesi, trazioni, corda, piegamenti) indossando abbigliamento tecnico Under Armour[25], presentato come fornitore tecnico ufficiale del programma spaziale Ares. Il video futuristico è infatti il risultato di una collaborazione sinergica tra RSA Films, 3AM, Droga5 e Under Armour, celebre marchio americano di abbigliamento sportivo, interessato a realizzare un annuncio pubblicitario connesso al mondo finzionale di The Martian.
“Il nostro intento era di esplorare l’impatto culturale di un’immaginaria missione su Marte chiedendoci una semplice domanda: e se nel 2035 gli astronauti fossero finanziati da marchi privati?”.[26]
Atleta e astronauta, Watney rappresenta uno straordinario esempio di forza (fisica, morale, mentale), un modello di volontà e di successo personale: il testimone ideale per sottolineare i valori legati al dominio sportivo (dedizione, perseveranza, sacrificio, benessere) e le qualità estetiche e identitarie associate a Under Armour.
“La presenza di Under Armour non è un elemento di interruzione con il mondo finzionale del racconto cinematografico, ma è invece un’entità realistica che aggiunge credibilità narrativa. La marca aiuta il mondo futuro a sembrare reale. […]”[27]—Nick Phelps, Droga5
“C’è quindi l’opportunità per le aziende di creare contenuti aziendali funzionali e culturalmente rilevanti, connessi a una proprietà intellettuale con un pubblico coinvolto. Così, di riflesso, lo studio produttore raggiunge utenti che non avrebbe potuto raggiungere diversamente. Tutto funziona insieme creando un’ottima modalità per generare interesse e stimolare il pubblico senza rivelare l’intera storia prima dell’esperienza cinematografica.”[28] — Alison Temple, 3AM
Principali proprietà comunicative:
- Come intervento interdipendente, amplia i retroscena del racconto cinematografico e rafforza la presenza scenica del protagonista, mostrando l’addestramento di Watney precedente alla missione Ares III.
- Insieme a Our Greatest Adventure, testimonia un’ulteriore esperimento di strategie promozionali immersive e di sinergie commerciali inedite.
- Diffuso tramite i canali ufficiali Under Armour (sito e piattaforme sociali[29]), raggiunge un pubblico diversificato incrementando la visibilità dei prodotti aziendali e la promozione di The Martian.
- Incentiva un’identificazione istintiva al profilo psicologico di Watney (soggetto desiderabile per qualità di condizione esistenziale, estetica, forza fisica, intelligenza, determinazione) e una sensazione di appartenenza a un gruppo sociale specifico (persone sportive) favorendo risultati emotivi positivi (in linea con la solidarietà richiesta verso il sopravvissuto Watney).
- Comprende un discorso motivazionale con riferimenti metaforici a tematiche sportive (tipo di allenamento funzionale, fatica, prestazioni) ed esistenziali (scelte, costanza, autostima, significato, percorso, successo) risultando particolarmente adatto a reinterpretazioni e connotazioni personali, in linea con il linguaggio promozionale di Under Armour.
- Contamina il mondo reale con elementi finzionali, definendo Under Armour come fornitore tecnico ufficiale del programma spaziale Ares, pubblicizzando la qualità estrema dei prodotti tecnici aziendali.
- Può stimolare pratiche partecipative coinvolgendo nuove tipologie di pubblico favorendo la creazione di contenuti indipendenti (es: un video di allenamento sportivo per emulare le prestazioni atletiche di Watney, o di veri astronauti, unendo anche informazioni scientifiche o nutrizionali).
- Incentiva migrazioni tecnologiche su almeno 3 domini (canale Youtube Ares: live, il dominio di Under Amour, sito ufficiale di The Martian + relative piattaforme sociali) contribuendo a incrementare la visibilità mediatica in Rete di prodotto cinematografico e prodotti correlati.
- Esplicita la frase descrittiva associata al programma Ares III: Advancing the Future of Humanity.
- Mostra per la prima volta nei materiale Ares: live (escludendo quindi il primo promo ufficiale), l’integrale tuta spaziale di Watney, rivelando: piccolo schermo tattile con funzioni biometriche sul braccio sinistro; casco con illuminazione interna e due torce direzionali esterne; cognome dell’astronauta (scritto sul retro del casco riproducendo il carattere tipografico originale del logo NASA adottato nel 1975); minivideocamera (GoPro; vista in Farewell) montata sul modulo posteriore tramite barra metallica; una variante del logo Ares III (scritta in verticale sul petto); l’attuale logo NASA (spalla destra); e la bandiera nazionale statunitense (spalla sinistra).
“Nessuno migliora all’improvviso. Molto prima di riuscire a realizzare un sogno, devi decidere di iniziare il tuo viaggio. Fai un primo passo. E poi un altro. Ogni giorno il tuo impegno ti porterà sempre più vicino al tuo sogno. Sarà difficile, ma resisti, e un giorno sarai arrivato.”[30]
“Leave Your Mark” è una celebrazione dedicata a tutti coloro che sanno che la grandezza non è nella destinazione, ma nel viaggio per arrivarci. […] perché quando sei un astronauta, devi allenarti come se sopravvivere fosse la tua unica opzione.”[31]
“Ho sempre pensato a quanto potremmo ancora imparare, se solo ci impegnassimo ad andare oltre.”[32]
2.1.5. Bring Him Home
22 settembre 2015
In attesa della missione di recupero per salvare Watney[33], il video Bring Him Home (1:28) documenta le mobilitazioni mondiali e le manifestazioni internazionali di solidarietà per l’astronauta disperso, diventato un eroe e un simbolo di coraggio per l’intera umanità. Combinando materiale d’archivio finzionale NASA con fonti miste di emittenti televisive e canali in Rete, il video simula un annuncio pubblicitario sensibilizzando il pubblico alla campagna per riportare sulla Terra Mark Watney, rendendo verosimile il dramma parallelamente esistente nel racconto cinematografico.
“Persone da tutto il mondo stanno manifestando con un’unica, semplice, sincera richiesta: riportiamolo a casa”. […] Abbiamo visto centinaia di messaggi di supporto per questo coraggioso astronauta. […] NASA sta facendo tutto il possibile per cercare di salvarlo.”[34]
Principali proprietà comunicative:
- Esplora situazioni narrative parallele al racconto primario e approfondisce il contesto mediatico e culturale del mondo finzionale sottolineando la questione narrativa prioritaria del racconto: il salvataggio di Watney.
- Incentiva l’uso della parola chiave ipertestuale #BringHimHome per ricercare informazioni promozionali, uniformando le pratiche di condivisione e di ricerca.[35]
- Simula un annuncio pubblicitario ufficiale a funzione di educazione civica incentrato su temi umanitari (solidarietà, empatia, unità trasnazionale, partecipazione) stimolando una reazione emotiva su temi condivisibili.
- Riproduce interfacce grafiche di piattaforme sociali (Tumblr e Instagram) immaginando le verosimili applicazioni comunicative e i relativi fenomeni culturali legati al salvataggio di Watney.
- Mostra spazi geografici riconoscibili (Londra, Pechino, Hong Kong[36]); agenzie spaziali (NASA, China National Space Administration), emittenti televisive (CNN, presente in The Martian anche con il finzionale programma di approfondimento quotidiano intitolato The Mark Watney Report), piattaforme sociali, prodotti editoriali e commerciali interni al mondo finzionale (volantini, abbigliamento[37], manifesto con Watney, giornali e riviste cartacee[38]) potenzialmente replicabili, condivisibili in Rete, o acquistabili.
2.1.6. Ares Chem Cam
8 ottobre 2015
In The Martian, rimasto solo su Marte a partire da Sol 6[39] Watney vive all’interno dello HAB (l’unità abitativa NASA) riuscendo a sopravvivere coltivando una piccola piantagione di patate, sufficiente a garantire una limitata ma costante riserva di cibo.
Ares 3: Chem Cam (2:06)[40] è estratto dai video registrati quotidianamente da Watney per documentare le giornate di sopravvivenza su Marte. Watney si riprende (con due GoPro installate alle pareti) intento a svolgere una serie di esperimenti scientifici (reazioni chimiche, osservazioni al microscopio, catalogazione di materiale organico) registrando le attività di ricerca e rivolgendo ai compagni di equipaggio Lewis, Beck, Johanssen, Vogel e Martinez battute e commenti ironici.
Watney:
- Rassicura il comandante Lewis, dimostrando di continuare l’attività di ricerca scientifica, nonostante l’interruzione della missione Ares III.
- Sottolinea a Beck la propria difficoltà a capire il processo di analisi eterotrofica, ma di cercare di studiarla comunque per concludere la serie di operazioni chimiche previste.
- Disubbidisce comicamente a Johanssen, toccando ripetutamente con la mano la speciale videocamera di campionamento, attrezzatura da mantenere rigorosamente sterile.
- Informa Vogel di aver trovato un nuovo modo di catalogazione per i campioni di terreno raccolti, rinominato Das CoreSamples, ironizzando sulla nazionalità tedesca del collega.
- Dimostra la perplessità comica verso Martinez, ammettendo di non sapere quale sia la sua utilità nella missione.
- In conclusione, dichiara di cercare di mantenere tutto il materiale scientifico documentato e organizzato, invitando i compagni a pensare a un corso universitario in futuro intitolato The Mark Watney Syllabus dove spiegare come creare strumenti utili con materiali NASA riciclati e come cucinare una patata in seimila modi diversi.
Principali proprietà comunicative:
- L’interfaccia del sistema di videocamere (verosimilmente GoPro) interno allo HAB rivela uno specifico intervallo temporale (Sol 162) durante il periodo di sopravvivenza, circa 156 Sol dopo l’incidente. Watney ricorda la data di Sol 6 come giorno di evacuazione, calcolando di avere ancora 13 Sol di ricerca scientifica da fare per completare i 31 Sol di attività originariamente prevista.[41]
- Considerando il racconto di The Martian, narrativamente iniziato in data 2 ottobre 2015 (primo giorno di distribuzione cinematografica), l’8 ottobre Mark Watney è metaforicamente già disperso su Marte, e in fase di sopravvivenza. Il video unisce quindi il tempo narrativo con la percezione del tempo reale creando una relazione di significato tra i mondi.
- Parallelamente alle preoccupazioni sulla Terra, Watney si dimostra scherzoso, attivo e in buona salute, comunicando un’idea di sopravvivenza ironica e rassicurante, in opposizione ai toni drammatici visti in Bring Him Home. In particolare, a livello di percezione commerciale, associa un contesto umoristico a una storia di fantascienza e sopravvivenza, rassicurando un eventuale pubblico critico.[42]
- Conclude la serie di filmati promozionali previsti dal canale Ares: live coprendo l’intero intervallo temporale “addestramento-partenza-sopravvivenza” e aspetti scenici peculiari (personaggi, elementi narrativi centrali, retroscena, località, architettura, illuminazione, strumenti tecnologici, modalità di comunicazione).
- Descrive e lascia irrisolta una serie di quesiti sul destino di Watney, continuando a incuriosire il pubblico.
3. Conclusioni
3.1. Narrazione promozionale
Le soluzioni applicative cinematografiche, documentarie e pubblicitarie realizzate per Ares: live (in collaborazione promozionale con NASA, GoPro, StarTalk/National Geographic, e Under Armour) testimoniano la crescente tendenza a ricercare sinergie intersettoriali contaminando la dimensione comunicativa tra realtà e mondo finzionale per amplificare l’impatto di un prodotto e di una relativa proprietà intellettuale. La gestione funzionale dell’informazione narrativa rappresenta quindi una questione progettuale fondamentale per sostenere un efficace processo di promozione immersiva.
Riesaminando l’iniziativa Ares: live, consideriamo in sintesi le principali proprietà comunicative:
- Narrazione multilineare
L’ampliamento dei retroscena del racconto principale con connessioni informative interdipendenti tra i materiali collaterali, e la previsione di intervalli temporali distinti tra il racconto filmico e il romanzo originale, stimolano ripetutamente il pubblico in un’esperienza continuativa di intrattenimento con processi ciclici di ricerca, analisi, elaborazione. - Realismo scientifico
Il contesto fantascientifico a elevato orientamento realistico di The Martian descrive eventi relativamente verosimili, nozioni storico-scientifiche reali, e contiene riferimenti a situazioni e oggetti realmente esistenti, con la capacità di attivare rilevanti processi di interazione informativa tra molteplici sistemi comunicativi analogici e digitali. - Metacomunicazione e immersività
Un’attività promozionale studiata con scenari narrativi diversificati e in continua evoluzione incrementa il livello di immersività percepito, offrendo occasioni di coinvolgimento emotivo (identificazione psicologica in soggetti e contesti situazionali) e cognitivo (ricerca e analisi personale di informazioni) con rilevanti risvolti collettivi verso la proprietà intellettuale (nascita di comunità di utenti e pratiche mediali partecipative). Una strategica pianificazione dei contenuti genera infatti sorpresa, interesse, aspettativa, sensazione di scoperta e desiderio di condivisione in Rete, supportando la crescita di un pubblico affiliato in un periodo temporale precedente, simultaneo e successivo alla distribuzione del racconto cinematografico (inclusa la fase di vendita di DVD/Blu-ray). - Pubblico esteso
Le promozioni commerciali intersettoriali (lettori, utenti in Rete, pubblico televisivo, sportivi) favoriscono l’attrazione di diversi profili di utenti, con il risultato di incrementare il numero di spettatori motivati a conoscere la proprietà intellettuale.[43] - Influenza mediale e culturale
Diventato velocemente un caso esemplare di letteratura finzionale a elevato orientamento scientifico, il romanzo originale di Andy Weir[44] è riuscito a generare ampio interesse soprattutto per la credibile plausibilità del racconto, scritto con fondamenti di astrofisica, informatica, ingegneria meccanica, matematica, biologia e chimica. La pubblicazione editoriale (2014), i riconoscimenti letterari, la successiva visibilità cinematografica e le collaborazioni promozionali direttamente con NASA hanno contribuito a generare curiosità anche verso il settore aerospaziale, con il risultato di promuovere positivamente la cultura S.T.E.M. (percorsi di studio interdisciplinare di Science, Technology, Engineering, Mathematics), le relative opportunità di carriera, le attività scientifiche dedicate a Marte e la reputazione dell’agenzia spaziale statunitense.[45]
Il valore di Ares: live è un’ulteriore, importante testimonianza per osservare come la progettazione della narrazione immersiva riesca a combinare sistemi comunicativi diversificati per creare esperienze di intrattenimento coinvolgenti e durevoli, con lo straordinario potenziale creativo di riuscire a concepire proprietà intellettuali talvolta destinate a diventare autentici immaginari collettivi della cultura digitale contemporanea.
Elenco note
I collegamenti ipertestuali sono abbreviati tramite Google Url Shortener.
[1] During a manned mission to Mars, Astronaut Mark Watney (Matt Damon) is presumed dead after a fierce storm and left behind by his crew. But Watney has survived and finds himself stranded and alone on the hostile planet. With only meager supplies, he must draw upon his ingenuity, wit and spirit to subsist and find a way to signal to Earth that he is alive. Millions of miles away, NASA and a team of international scientists work tirelessly to bring “the Martian” home, while his crewmates concurrently plot a daring, if not impossible rescue mission. As these stories of incredible bravery unfold, the world comes together to root for Watney’s safe return. Sinossi ufficiale riportata originariamente nel canale Youtube Ares: Live. Versione italiana riportata nel canale Youtube 20th Century Fox Italia. L’esclusiva anteprima mondiale di The Martian è stata ospitata durante il Toronto Film Festival (10–11 settembre 2015).
Vedi https://goo.gl/MNHGCk https://goo.gl/VcZdsS
[2] Regia di Luke Scott. La descrizione ufficiale in Youtube riporta:
Astronaut Mark Watney introduces the Ares 3 crew before their mission launch. / L’astronauta Mark Watney introduce l’equipaggio di Ares 3 prima dello loro missione di lancio. Il video anticipa di 24 ore il primo promo cinematografico di The Martian, dove è anche nuovamente visibile l’identica ripresa della stazione spaziale orbitante Hermes (2:11). Il video è stato inoltre pubblicato con il supporto dei canali sociali di NASA e di alcuni astronauti NASA. Vedi https://goo.gl/mfKqjB e https://goo.gl/fUzXGR
[3] Watney dichiara due distinti intervalli temporali prima della partenza: circa sei ore/about six hours (0:37 ), e pochi minuti prima/few minutes before (2:37). Osservando la scena iniziale (0:08–0:13) Matt Damon indossa una modello di scarpa Nike.
[4] La collaborazione ufficiale con GoPro è infatti dichiarata ufficialmente in una comunicazione di GoPro e nel video promozionale GoPro: The Martian — Life on Mars [Vita su Marte](1:02; 1 ottobre 2015), dove Watney è ripreso in alcune azioni quotidiane durante il periodo di sopravvivenza su Marte.
Il video è interamente realizzato con videocamere GoPro Hero 4, inizialmente impiegate in The Martian come semplice dispositivo in dotazione con le tute. Il regista Ridley Scott ha poi deciso di considerare il materiale filmato come parte integrante per numerose scene. Nota: le riprese di Life on Mars sono mostrate senza interfacce grafiche addizionali (viste invece in Farewell e Ares 3: Chem Cam) e senza interventi di correzione cromatica. Osservando le scene a 0:40–43 si possono individuare due operatori. Vedi anche l’intervista a Nick Woodman, CEO di GoPro. Il brano musicale è The Martian Core Suite.
La scena iniziale di Life on Mars (Watney mentre esce dalla doccia) è presente in versione modificata in The Martian. Vedi https://goo.gl/j8at32 (0:46).
[5] Storage Bay [deposito], Cockpit [cabina di comando], Flight Deck [ponte di volo], Galley [cucina], Apollo Lab Room [laboratorio Apollo]
Le parole sono visibili nell’interfaccia grafica della videocamera.
[6] Il direttore creativo Chris Eyerman cita l’applicazione Periscope e Facebook Live. I commenti sono riportati in inglese, cinese, russo, spagnolo, francese e tedesco. I richiami ipertestuali (#) compaiono con l’ordine: Hermes, AresLive, Ares3Farewell, yum, hotbotanist, areslive, astronaut, space, stunning, synthetic, Ares2, Johanssen, itsonlylive, Knackwurst, Vogel, skills, importantquestions, NASA, flyhigh, journeytomars, womeninspace, Lewis, uranus, martinez, wearefamily, apec3, Cubs, mars, forallmankind.
[7] Non sono riportare informazioni relative a Vogel e Beck.
[8] “We were inspired by a simple idea: depict the Ares III astronauts as celebrities and follow the events of the mission in a manner that blurred fiction and reality. […] We asked ourselves what it would look like if we took the pop culture appeal of Apollo and Mercury-era astronauts and infused that world with today’s hyper-connected social media culture. […] This idea ended up being a ripe territory for content that allowed us to develop an emotional bond with these characters and also capture the humor, drama, and science that people loved in the book.” Intervista a Chris Eyerman e 3AM.
Vedi https://goo.gl/SPCHzu https://goo.gl/ZY45xW https://goo.gl/jfNJGo
Vedi https://goo.gl/4hVgQZ https://goo.gl/4YkW48 https://goo.gl/sSiba6
[9] L’indizio alimentare, lascia intuire la provenienza geografica di Watney, poi esplicitamente rivelata in The Right Stuff (3:26; 4/8/2015).
[10] Martinez crea uno scherzo linguistico con la parola inglese Uranus, letteralmente pronunciata come UrAnus trascrizione informale di Your Anus (“il tuo ano”) con il doppio senso di fingere di mostrarsi impreparato davanti al pubblico sbagliando direzione di volo, e prendendo in giro Watney.
[11] “Just remember. What we’ll do up there, we will doing it for everyone on Earth. This gonna be an amazing journey. For all of us. We’re all in together.”
[12] “New technologies like GoPro give filmmakers the opportunity to really push the language of cinema forward and introduce audiences to new perspectives and layers of storytelling that can really be quite engaging. […] Small details that helped drive aspects of the story forward and gave the world an extra layer of authenticity and familiarity.” Intervista a Ridley Scott. Vedi https://goo.gl/WVxjFk
[13] Regia di Luke Scott. La sinossi ufficiale in Youtube riporta: NASA offers a declassified look at the psychological testing involved in preparing the ARES 3 crew for their #JourneyToMars / NASA rende accessibile le valutazioni psicologiche realizzate per preparare l’equipaggio ARES 3 al loro viaggio su Marte. Il titolo The Right Stuff contiene un elemento di assonanza tra i vocaboli stuff (roba, materia, talento/“stoffa”) e staff (impiegati, squadra) rimandando a una doppia lettura interpretativa tra “La cosa/stoffa giusta” e “La squadra giusta”. La scelta dal titolo è forse anche un riferimento a The Right Stuff (P. Kaufman, 1983) racconto filmico drammatico incentrato sulla storia degli astronauti del progetto Mercury, programma spaziale NASA dedicato ai primi astronauti statunitensi (1961–1963).
[14] L’ambientazione è una stanza di osservazione, con vetrate adiacenti allo spazio allestito per la prova di isolamento. Oltre la parete è infatti visibile un veicolo pesante (rover), principale mezzo di esplorazione di Mark durante il futuro periodo di sopravvivenza su Marte. La conclusione di Watney, mentre ringrazia ironicamente lo psicologo per l’illuminante esperienza durante l’isolamento, anticipa il suo drammatico destino. Vedi https://goo.gl/dTgdte
[15] “Before leaving for Mars, each member of the Ares 3 crew spent 10 days in isolation as a training exercise. Upon release, they were interviewed by a NASA psychologist.”. Testo di introduzione ufficiale.
[16] La battuta è un riferimento al testo del romanzo originale, contenuto nella descrizione del giornale di bordo a Sol 61.
[17] Come curiosità, è la stessa città natale di Alexander Gerst, astronauta ESA recentemente in missione sulla I.S.S. Il logo ESA è visibile nella foto profilo di Vogel durante l’analisi biometrica. Vedi https://goo.gl/1KMdcX
[18] Johanssen non descrive Beck e Vogel. La futura segreta relazione sentimentale tra Johanssen e Beck può forse motivare l‘atteggiamento di riservatezza (probabilmente anche in contrasto con i regolamenti NASA).
[19] Nata nel 2015, la trasmissione prodotta da National Geographic e condotta da Neil deGrasse Tyson propone conversazioni scientifiche intervistando esperti e scienziati internazionali. Descrizione ufficiale in Youtube: Our adventure is just beginning. Neil deGrasse Tyson examines the upcoming Ares 3 mission and their #JourneyToMars in this special episode of StarTalk. / La nostra avventura è appena cominciata. In uno speciale episodio di StarTalk, Neil deGrasse Tyson esamina l’attuale missione Ares 3 e il viaggio verso Marte. Il video è scritto e diretto da Chris Eyerman in collaborazione con Ash Thorp, Michael Rigley, Will Melton, RSA e Juice. La pubblicazione è stata coordinata con i canali sociali di NASA, National Geographic, StarTalk e trasmessa in versione ridotta su National Geographic Channel durante le pause pubblicitarie. Un ulteriore progetto ideato immaginando iniziative realmente esistenti, ma proiettate in scenari futuri è Peter Weyland’s 2023 TED Talk, video di una finzionale conferenza TED realizzato per la campagna promozionale di Prometheus (R. Scott, 2012), esplorando un intervallo temporale antecedente di 75 anni il racconto cinematografico. Vedi https://goo.gl/GZgA4F https://goo.gl/k9nvkq https://goo.gl/1FCmnH
[20] “The holo-room set was a creative choice that allowed us to go on a journey with Neil that would keep the focus on the Hermes and its voyage, bringing the cosmos directly to our host in a futuristic 360° mixed reality setting.” Vedi https://goo.gl/DyifpS
[21] Vedi i riferimenti in Ares: Chem Cam (8 ottobre 2016), dove Mark Watney si registra mentre compie un esperimento di chimica organica.
[22] “Earth, a magnificent world to which we owe our creation no longer seems destined to be our final resting place. […] Our adventure is just beginning.”
[23] Oltre al significato letterale di “Lascia il tuo segno/marchio”, il titolo si riferisce anche al nome proprio di persona “Mark” (Watney). Unito alla forma imperativa del verbo [to leave] “lasciare” crea un immediato riferimento alla condizione di Watney, lasciato/abbandonato su Marte.
Vedi https://goo.gl/uciNMm
[24] Il logotipo dell’agenzia spaziale statunitense è visibile brevemente dentro un ascensore usato da Watney (0:35).
[25] Il dominio Under Armour comprende una sezione promozionale interamente dedicata a The Martian. L’utente può acquistare direttamente i capi tecnici indossati da Watney nel video, o visualizzare l’intera collezione di abbigliamento originale ispirata alla missione Ares III.
Vedi https://goo.gl/cYCYid
[26] “Our goal was to explore the cultural impact of a fictional manned mission to Mars by asking a simple question: what if Astronauts were sponsored by brands in the year 2035?”. Chris Eyerman, direttore creativo 3AM. See https://goo.gl/FwisTk
[27] “Under Armour isn’t an interruption into the movie’s fictional world, it’s realistic and actually adds credibility. The brand helps make their future world seem real, and of course that’s what the movie makers want.
For the movie and the brand it is a win-win.”Nick Phelps, Droga5.
Vedi https://goo.gl/47qeEg
[28] “This gives brands the ability to create meaningful, culturally relevant content, tied to a property that people care about. And in return, the studio gets to reach an audience that they might not have reached otherwise. And it all works together to form an excellent way to capture interest and get audiences excited without spoiling the entire story or the moviegoing experience.” Intervista a Alison Temple, 3AM. Vedi https://goo.gl/47qeEg
[29] Il video integrale (9 settembre; 0:58) è anticipato il 7-8 settembre 2015 con 2 immagini con Watney in semioscurità. Il 14, 21, 28 settembre 2015 sono pubblicati 3 brevi video alternativi (0:20) con alcune inquadrature inedite. Come altre aziende sportive, l’attività promozionale di Under Armour sulle piattaforme sociali ufficiali (Facebook, Twitter, Instagram, Pinterest) include numerose foto di atleti abbinate a frasi motivazionali per stimolare gli utenti durante gli allenamenti. Vedi https://goo.gl/xGRAUt https://goo.gl/btJcas https://goo.gl/R9JVDs https://goo.gl/jQLtrz https://goo.gl/N3QAPu https://goo.gl/YFqPdV https://goo.gl/gn1WaA
[30] “Progress doesn’t come overnight. Long before you achieve your dream, you have to make the decision to start the journey. You take a step. And another. Each day your journey will bring you closer to your dream. It will be difficult, but carry on and one day you’ll be there.” Frase motivazionale recitata in sottofondo mentre Watney si allena. Non è stato possibile identificare con certezza l’attore coinvolto, ritenuto per ipotesi Morgan Freeman o, molto più probabilmente, Josh Robert Thomson, o Jason Stephens, entrambi doppiatori professionisti e ottimi imitatori.
Vedi https://goo.gl/YVTQo7 https://goo.gl/yhkYb9
[31] “Leave Your Mark is a celebration of those that understand that greatness isn’t in the destination itself, but in the journey to get there. […] because when you’re an astronaut, you have to train like survival is your only option.” Chris Eyerman. Vedi https://goo.gl/w58zj6
[32] “I’ve always thought about how much more we can learn, if we just dare to go further.” La frase iniziale pronunciata da Mark Watney (in un’ipotetica intervista) sottolinea il coraggio dell’astronauta.
[33] La sopravvivenza e il salvataggio di Watney sono infatti le questioni centrali già rivelate dai promo ufficiali (8 giugno; 19 agosto 2015).
[34] “People around the world are rallying behind one simple, endearing notion: bring him home. We have seen hundreds of messages of support of this brave astronaut. […] NASA is doing everything they can to figure out how to save him.]”. La prima frase promozionale è inoltre inserita come elemento testuale predominante anche nel manifesto ufficiale di The Martian. Vedi https://goo.gl/wGh7RF
[35] La ripresa simulata mostra i risultati di ricerca dentro Tumblr relativi a #BringHimHome, indicato in alto a sinistra come suggerimento (0:17).
In Instagram (0:48), il verosimile profilo ufficiale NASA presenta la foto profilo con Watney e pubblica la fotografia di un bambino (probabilmente messicano o sudamericano) intento a manifestare.
[36] È visibile brevemente anche Chicago (città natale di Watney). Parigi è mostrata in un’immagine della capitale francese visibile nella pagina simulata di Tumblr (0:17) e evocata da una voce di un giornalista e da una parete di messaggi di solidarietà scritti in francese (0:19).
[37] La maglietta visibile brevemente nel video è un riferimento ai modelli acquistabili sul sito ufficiale di Under Armour. Vedi https://goo.gl/NZyWZe
[38] Il manifesto illustrato di Watney (0:28–30) e la parola Hope (0:10–13) possono alludere anche al celebre manifesto di Shepard Fairey dedicato al presidente Barack Obama durante la campagna elettorale statunitense (2008). Nomi e titolazioni visibili dei prodotti editoriali (0:14–16): Alt4: (immagine di Watney) The Watney Issue, in alto a sinistra sono visibili due fotografie separate, dove è riconoscibile Teddy Sanders, direttore NASA; (The I)nformer: How will they bring him home?; Minuto: (il logo è scritto in Bourgeios, stesso carattere tipografico usato per il logo di The Martian) Sanders takes on space disaster; GlobalNews: bravest man in the galaxy. Will Mark Watney be lost forever? Another failure for Teddy Sanders; Gild: Exclusive investigation. He’s alive. Find out what Nasa plan to (-). Annie Montrose gives her side of the story. Mark’s Mars training. Q: (immagine di Watney).
[39] Il termine Sol indica il valore temporale di un giorno solare su Marte. Vedi https://goo.gl/5oSeqm
[40] Descrizione ufficiale in Youtube: Astronaut Mark Watney continues with research for the Ares 3 mission. #JourneyToMars. / L’astronauta Mark Watney continua le attività di ricerca per la missione Ares 3.
Il video è introdotto nella categoria Ares: archives e, diversamente da Farewell e The Right Stuff presenta un filetto separatore in colore giallo (invece di arancione, visibile solamente in transizione finale), e non include un suono introduttivo. Il brano in sottofondo è Hexadecimals, estratto della colonna sonora originale composta da Harry Gregson-Williams.
Vedi https://goo.gl/MTs9iu
[41] Il romanzo originale include segmenti cronologici compresi tra Sol 6 (primo giorno di sopravvivenza su Marte) e Sol 549 (salvataggio di Watney sulla stazione spaziale Hermes), ma esclude la descrizione di Sol 162.
[42] Irriverente e in buona salute, Watney è infatti mostrato ottimista mentre attende l’arrivo di una spedizione di cibo finanziata da NASA, in preparazione dopo la distruzione della propria coltivazione di patate a causa di un malfunzionamento di pressione (Sol 119 nel romanzo, Sol 134 in The Martian). La situazione diventerà critica solamente a Sol 186, quando il carico diretto su Marte esploderà durante la fase di partenza, lasciando Watney con riserve alimentari insufficienti per i prossimi mesi (Sol 561). In concorso ai Golden Globes 2016, The Martian è stato valutato (generando polemiche) una commedia, premiando Matt Damon come migliore attore protagonista. Un racconto interamente incentrato su emozioni negative (ansia, solitudine, orrore, disperazione) può disincentivare determinati segmenti di pubblico, con rilevanti ripercussioni finanziarie. Vedi, in opposizione, le scelte creative di Gravity (A. Cuarón, 2013).
[43] Vedi anche l’iniziativa videoludica in realtà virtuale The Martian VR Experience (Robert Stromberg, 2016) https://goo.gl/YwnYpQ https://goo.gl/m4unmr https://goo.gl/H9JaGU
[44] Inizialmente pubblicato a puntate periodiche sul sito personale di Weir durante il 2009, dopo le richieste di alcune utenti The Martian è autopubblicato interamente in formato digitale Kindle su Amazon a settembre 2012, al prezzo richiesto di 0,99$ (importo minimo obbligatorio). Dopo la visibilità crescente su Amazon (oltre 35.000 acquisti nei primi tre mesi di disponibilità), Weir è contattato da un agente editoriale e in marzo 2014 firma il contratto con Penguin Random House/Crown Publishing e, nella stessa settimana, il contratto cinematografico con 20th Century Fox.
Il secondo romanzo di Weir è Artemis (Crown Publishing, novembre 2017), ambientato sulla prima città umana sulla Luna.Vedi https://goo.gl/Vq1MV5 (solitamente non funzionante in Chrome, provare Firefox o Safari) https://goo.gl/GTs1g7 https://goo.gl/tvfLno e https://goo.gl/npVYL2 https://goo.gl/dLPUv2 https://goo.gl/udVRHY https://goo.gl/FfVKoJ
[45] Vedi le numerose interviste e iniziative comuni: https://goo.gl/8qpLWy https://goo.gl/ZDUVPJ https://goo.gl/omfjKy https://goo.gl/CiWoRt https://goo.gl/6SnmWV https://goo.gl/CMJ6GQ https://goo.gl/EWK9cD https://goo.gl/WRFFJ8 Vedi anche la proiezione in anteprima esclusiva di The Martian a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (I.S.S.). https://goo.gl/PruiGR https://goo.gl/UsrTqk
Metodo di studio e fonti
Il presente elaborato è il risultato di un processo compilativo creato con requisiti di scientificità e di accessibilità: si è quindi dedicata particolare cura a strutturare coerentemente i testi e le sezioni di analisi, a selezionare apparati visivi funzionali, e a fornire informazioni verificate citando correttamente le fonti di documentazione, con l’obiettivo finale di condividere materiale utile a fini di studio, di critica e di informazione.
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Uno studio comprensivo sulla gestione dell’informazione e della narrazione nei mondi interconnessi di Alien (R. Scott, 1979) e Prometheus (R. Scott, 2012). (120 pp; disponibile su richiesta)